Ultima modifica: 10 Aprile 2015

Chi era Gianni Rodari

La Storia

Gianni Rodari, nasce il 23 ottobre 1920 a Omegna, dove frequentò le prime quattro classi elementari. Nel 1931 la madre lo fece entrare nel seminario cattolico di San Pietro Martire di Seveso in provincia di Milano, ma comprese ben presto che non era la strada giusta per il figlio e nel 1934 lo iscrisse alle magistrali.

Dal 1954, per una quindicina di anni, collaborò anche a numerose altre pubblicazioni: scrisse articoli su quotidiani e periodici; curò libri e rubriche per ragazzi. Nel 1970 vinse il Premio Hans Christian Andersen, divenendo l’unico italiano del settore scrittori a riceverlo: un record rimasto tuttora tale. Nel 1973 uscì il suo capolavoro pedagogico: Grammatica della Fantasia; introduzione all’arte di inventare storie, saggio indirizzato a insegnanti, genitori e animatori nonché frutto di anni di lavoro passati a relazionarsi con il campo della “fantastica”. Con il celebre pseudonimo di “Benelux”, teneva su Paese Sera una rubrica-corsivo quotidiana molto seguita. Si recò più volte in Unione Sovietica, dove i suoi libri erano diffusi in tutte le scuole delle repubbliche. Intraprese viaggi anche in Cina e in Bulgaria.

Fino all’inizio del 1980 continuò le sue collaborazioni giornalistiche e partecipò a molte conferenze e incontri nelle scuole italiane, con insegnanti, genitori, alunni, gruppi teatrali per ragazzi. Suoi testi pacifisti sono stati musicati da Sergio Endrigo e da altri cantautori italiani.
Il 10 aprile 1980 ricoverato in clinica a Roma, per farsi operare alla gamba sinistra, morì quattro giorni dopo, il 14 aprile, per collasso cardiaco. Aveva 59 anni. Le sue spoglie sono sepolte nel Cimitero del Verano, tomba n° 60, reparto 131 (nuovo ampliamento).

Gianni Rodari, scrittore e giornalista famoso per la sua fantasia e originalità, attraverso racconti, filastrocche e poesie, divenute in molti casi classici per ragazzi, ha contribuito a rinnovare profondamente la letteratura per ragazzi. Tra le sue opere maggiori si ricordano Filastrocche in cielo e in terra, Il libro degli errori, Favole al telefono, Il gioco dei quattro cantoni, C’era due volte il barone Lamberto. Dal suo libro La freccia azzurra è stato tratto un omonimo film d’animazione nel 1996. Nel 1961 in Unione Sovietica uscì anche un cartone animato su Cipollino, recentemente tradotto e diffuso in Italia per il mercato home video.

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