Ultima modifica: 20 Settembre 2021
Scuola Cicognini - Rodari di Prato > Gia’ centinaia di classi in quarantena lo avevamo detto, non basta il vaccino se non c’è sicurezza

Gia’ centinaia di classi in quarantena lo avevamo detto, non basta il vaccino se non c’è sicurezza

NEWS 20/9/2021

 

GIA’ CENTINAIA DI CLASSI IN QUARANTENA

LO AVEVAMO DETTO, NON BASTA IL VACCINO SE NON C’E’ SICUREZZA

 

L’avevamo detto mesi fa che sarebbe andata così e questo è niente rispetto a quello che accadrà a fine ottobre. Puntare tutto sul vaccino, oltretutto in modo brutale, autoritario e incostituzionale, senza prevedere un minimo di norme di sicurezza porta a questo. Senza distanziamento, con le classi pollaio, senza impianti di aerazione, senza tamponi preventivi scadenzati nel tempo per tutti, vaccinati e non, non si va avanti ma si torna indietro. La situazione è poi aggravata dall’introduzione del green pass che illude i vaccinati di essere esenti dal contagio e facilita quindi  il contagio dovuto ai vaccinati che si sono infettati.

Di fronte alla triste realtà il regime ha già iniziato a fare i salti mortali (speriamo) per salvare la faccia e procede su due fronti, allentare i criteri sia per la messa in quarantena che per la definizione di contatto a rischio. Ed ecco che parte la proposta di mettere in quarantena solo i contatti stretti degli alunni positivi – come i compagni di banco – e non l’intera classe.

“È un’idea positiva– dice la preside Costarelli presidente di Anp Lazio – possiamo ragionare su questa strada o su quella di ridurre ulteriormente la quarantena per chi è già vaccinato. Così le classi dove tutti gli studenti sono vaccinati potrebbero andare in Dad solo 3-4 giorni”.

Si procede anche per rivedere la definizione di contatto a rischio, infatti il ministero della salute ha introdotto anche la definizione di contatto “a basso rischio” differenziandolo da quello “a alto rischio”.

Inoltre il ministro Bianchi, ben consapevole della situazione che ha contribuito a creare, nell’atto di indirizzo per l’anno 2022 reso pubblico il 16 settembre, nonostante tutti i suoi sproloqui propagandistici contro la DAD, l’ha reintrodotta semplicemente cambiandole nome: “In futuro  – dice Bianchi- ci sarà ancora la dad, ma non quella abbiamo conosciuto in questi mesi: sarà una didattica di avvicinamento. Abbiamo investito molto sulla parte digitale”…. “Particolare attenzione sarà dedicata all’integrazione nella didattica delle tecnologie digitali, necessarie per favorire l’adesione ad approcci metodologici e pratiche di insegnamento innovative”…. “il Ministero intende sostenere lo sviluppo della didattica digitale e realizzare un sistema multidimensionale di formazione continua del personale scolastico, attraverso percorsi innovativi in materia di istruzione digitale, integrazione delle tecnologie nella didattica e transizione digitale delle scuole, a partire dalle esperienze del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD)”…..“Verrà, inoltre, adottato un quadro nazionale di riferimento per la didattica digitale integrata, con contenuti e metodologie digitali ad uso dei docenti, degli studenti e delle famiglie“.

 

E IL MINISTERO CORRE IN AIUTO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI

 

Il ministero resosi conto della situazione anomala che ha creato con l’introduzione del green pass nella scuola che oltre a danneggiare i lavoratori espone i dirigenti scolastici al rischio di contenziosi di natura anche penale, come ad esempio denunce per falso, è corso in aiuto dei suddetti con la nota 1353 del 16 settembre 2021 dove viene  inviato un ulteriore approfondimento sulla sospensione del rapporto di lavoro del personale scolastico in caso di mancato possesso del green pass e vengono forniti un fac simile di decreto di sospensione del rapporto di lavoro e un fac simile di comunicazione di esito negativo della verifica del QR/Code.

In effetti il governo quando ha varato il DL 111 non si è reso conto che l’assenza ingiustificata per 5 giorni, che precede la sospensione dello stipendio, in base alla normativa primaria ( testo unico del pubblico impiego DLgs 165/2001) all’art. 55-quater comporta  il licenziamento disciplinare (basterebbero 3 assenze ingiustificate nel biennio).

Accortosi solo dopo il varo del DL dell’incongruenza il governo ha cercato di rimediare affermando a parole che si tratta di assenza ingiustificata “di altro tipo” ma senza introdurre una normativa che preveda questo nuovo tipo di assenza ingiustificata. Ciliegina sulla torta nel facsimile di decreto di sospensione del rapporto di lavoro, pur citando doverosamente il Dlgs 165/2001 il MI,  in modo maldestro, cerca di sviare l’attenzione citando “in particolare l’art. 25” che non ha niente a che vedere con le sanzioni disciplinari ma riguarda solo il ruolo dirigenziale e organizzativo del ds.

 

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